CODICE DEONTOLOGICO
in vigore dal 02 settembre 2022
Principi generali
- Il codice deontologico della Confederazione Italiana Archeologi (CIA) è l’insieme dei principi, delle regole e delle consuetudini che ciascuno dei soci è tenuto a osservare e ai quali deve ispirarsi nello svolgimento della sua professione di archeologo.
- La non osservanza dei principi, delle regole e delle consuetudini prescritti dal presente codice può configurare un abuso o una mancanza che danneggia la figura dell’archeologo così com’è definita dal presente Codice Deontologico ledendo la sua professionalità.
- Gli abusi, le mancanze o qualunque comportamento in contraddizione con quanto previsto dal presente codice vanno segnalati al CDN e saranno valutati dal Collegio dei Probiviri.
- Il Collegio dei Probiviri dopo aver valutato le irregolarità nel comportamento dei soci è tenuto ad informarne il CDN e poi ad attuare i provvedimenti disciplinari come previsto dal rapporto associativo (cfr. Statuto, art. 17).
- Nello svolgimento della sua professione il Socio deve in ogni caso conformarsi ai principi fondamentali della Costituzione e rispettare la legislazione italiana e la normativa europea vigente.
- L’attività del Socio deve costantemente essere rivolta alla conoscenza, alla tutela, alla conservazione, alla valorizzazione e alla divulgazione del patrimonio archeologico.
- Il Socio non deve accettare incarichi per i quali sa di non avere la necessaria competenza.
- Il Socio deve curare con diligenza i lavori affidatigli.
- Il Socio è tenuto a segnalare alla CIA ogni occasione in cui è incoraggiato a comportarsi in maniera non conforme al presente codice deontologico, affidando pertanto alla CIA la tutela del proprio diritto a resistere a tale incoraggiamento.
- La fiducia e la lealtà sono alla base dei rapporti professionali del Socio.
- Il Socio si adegua nella richiesta dei compensi alle rilevazioni del costo medio delle prestazioni indicate dalla CIA stessa.
- Il socio agisce nella consapevolezza che la CIA riconosce i principi contenuti all’interno della Convenzione dell’Aja del 1954, delle Convenzioni UNESCO, della Convenzione di Malta, della Convenzione di Faro, del Codice Deontologico dell’European Association of Archaeologists (EAA) e dell’International Council Of Museums (ICOM) e della Convenzioni europee e mondiali riguardanti i diritti dell’uomo ratificate e sottoscritte dell’Italia.
Rapporti con la committenza
- Il Socio deve far sapere al cliente la decisione di accettare un incarico in tempi ragionevoli.
- Nel caso di incarichi di particolare natura o complessità il Socio che non possieda specifica competenza e adeguata organizzazione deve astenersi dal prestare la sua opera.
- Il Socio non deve accettare l’incarico se altri impegni professionali e personali gli impediscono di svolgerlo con la diligenza e lo scrupolo richiesti in relazione all’importanza, alla complessità, alla difficoltà e all’urgenza dell’incarico stesso.
- Il Socio deve anteporre ad altri interessi la tutela del bene di cui è chiamato a occuparsi.
Relazione tra ricerca e professione
- Il Socio è tenuto a un costante e continuo aggiornamento.
- Il Socio è tenuto a segnalare alla CIA l’impiego di personale non competente in mansioni che richiederebbero la figura professionale dell’archeologo.
- Il Socio non richiede a un collega prestazioni professionali non retribuite.
- Il Socio è tenuto a favorire l’accesso degli altri studiosi alle informazioni e ai materiali in suo possesso, e a sua volta non utilizza informazioni avute da un collega in via confidenziale o senza avvertirlo preventivamente; si impegna inoltre a rispettare la priorità di pubblicazione entro il termine pattuito e a citare sempre la fonte dell’informazione.
- Si intende che l’elaborazione intellettuale sul materiale in suo possesso è patrimonio esclusivo del ricercatore che l’ha prodotta, che è tenuto a metterla a disposizione di terzi solo di sua scelta.
- Nel rispetto delle leggi vigenti, la condotta del socio è ispirata a favorire una sempre maggiore diffusione e pubblica fruibilità dei dati, delle informazioni e dei beni archeologici e artistici.
Ringraziamenti per l’assistenza alla ricerca
- In occasione della pubblicazione di articoli, saggi, volumi, etc., l’autore è tenuto a ringraziare nel testo coloro che lo hanno facilitato nella ricerca, che gli hanno fornito indicazioni bibliografiche e archivistiche e che hanno offerto suggerimenti che possano averlo aiutato sia durante la ricerca che durante la stesura del contributo.
Contratti letterari e pubblicazioni
- Al Socio si consiglia di consultare un avvocato prima di firmare un contratto con un editore. In tale occasione è necessario che ci si riferisca alla normativa vigente in materia di diritto d’autore.
- Il Socio che abbia depositato i propri testi presso un editore deve concordare un termine entro il quale l’editore gli dia una risposta per la pubblicazione.
Altri accordi scritti
- Qualora il Socio sia invitato a curare una mostra, a curare una pubblicazione, a compilare schede di catalogo o quant’altro attenga alla sua professionalità, si raccomanda che definisca preventivamente in un accordo scritto le responsabilità sue e del committente, specificando il compenso, le modalità e i tempi di pagamento.
- Il Socio negozia con attenzione tutto quanto riguardi il copyright e le responsabilità dell’istituzione per cui presta il suo lavoro di curatore, soprattutto nel caso di mostre itineranti, nelle quali si deve prestare attenzione a che il proprio contributo non venga omesso nelle successive presentazioni, verificando che le date e i termini della futura distribuzione siano specificati sul contratto e sul catalogo, nonché nelle eventuali ristampe, edizioni straniere, etc.
La responsabilità dell’archeologo e il traffico illegale di opere d’arte
- Il Socio collabora con le autorità per tutelare il patrimonio storico-archeologico e tutta la documentazione storico-archeologica contro furti e dispersioni.
- Il Socio adotta i principi della Convenzione dell’Aja per la protezione della proprietà culturale nel caso di conflitti armati; della Convenzione UNESCO per proibire e prevenire il trasporto, l’importazione e il trasferimento di proprietà culturali illecite e della Convenzione di Malta per garantire la tutela del patrimonio archeologico.
- Il Socio è a conoscenza, rispetta e incoraggia il rispetto della legislazione vigente in materia di Beni Culturali.
- Il Socio non accetta di essere coinvolto in traffici illeciti, così come non acquista né esegue stime di materiali che sospetta essere stati illegalmente acquisiti. Non consiglierà dunque l’acquisto di materiale che si sospetti rubato; né curerà mostre e cataloghi in cui vengano esposti o riprodotti materiali illegalmente immessi sul mercato dell’arte. Qualora il Socio sia riconosciuto colpevole di aver contravvenuto alle leggi in materia, sarà espulso dalla CIA con decorrenza immediata.
- Il Socio si impegna a distinguere il traffico di materiale archeologico illecito da quello lecito e di adoperarsi in tutti i modi possibili per sopprimere il primo.
Conflitto di interesse tra ricerca e mercato
- E’ reputato non professionale né accettabile il costume di stabilire la retribuzione in base a una percentuale sul valore stimato dell’oggetto.
Revisione del codice deontologico
- L’Assemblea Nazionale della CIA vota la modifica del codice deontologico che viene proposto su delibera del CDN. Ogni socio partecipante può proporre una richiesta di modifica in sede di Assemblea che viene poi sottoposta al voto a maggioranza.
ISCRIZIONE
Come si diventa socio CIA?
Iscriversi alla CIA è veloce: scarica il modulo, riempilo e invialo alla Segreteria oppure consegnalo a un delegato regionale.
La quota associativa è di 40 euro per i soci Ordinari e di 20 euro per i soci Studenti. Puoi pagare la quota associativa annuale – scaricabile come spesa professionale – con bonifico, Paypal o in contanti e ti verrà consegnata o spedita la tessera personale.
L’iscrizione alla CIA è annuale e vale fino al 31 dicembre di ogni anno. Una volta iscritto potrai usufruire delle numerosi convenzioni riservate ai soci e partecipare alla vita associativa, attraverso i corsi di aggiornamento, le assemblee e le conferenze oprganizzate dalla CIA.
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