La Confederazione Italiana Archeologi in data 7 dicembre ha inviato una lettera al Ministro della Cultura, alla Direzione Generale Organizzazione e alla Direzione Generale ABAP in merito ad alcune criticità riscontrate nel bando per il reclutamento di 20 unità di personale Funzionario Archeologo pubblicato in data 8 novembre con scadenza 9 dicembre, ora prorogato al 9 gennaio.
La Confederazione nota che non viene fatto riferimento alla legge 110 del 2014 e al suo decreto attuativo DM 244/2019 che definiscono i requisiti della professione dell’archeologo.
Nota una mancanza di attenzione rispetto alle diverse specializzazioni della categoria.
Nota che sussiste una penalizzazione rispetto al titolo rilasciato dalla Scuola di Specializzazione, teoricamente ancora titolo principe per la scelta del percorso da funzionario.
Nota che non viene riconosciuta l’esperienza lavorativa maturata con le committenze private, penalizzando così i liberi professionisti.
Nota che non sono riconosciute nel calcolo del punteggio le pubblicazioni di settore.
Nota che il sistema richiesto dal portale INPA per il calcolo delle ore lavorative effettivamente svolte rispetto a quelle previste dal contratto considera solo le tipologie di prestazioni legate al lavoro da dipendente.
Nota una difficoltà nell’inserimento degli attesati di lingua, e non solo, per i quali viene richiesto un arco di tempo anche se conseguiti tramite un singolo esame.
La Confederazione confida nell’apporto dei dovuti correttivi emersi dal confronto tra i soci iscritti al concorso.