La Confederazione Italiana Archeologi esprime forti perplessità sul nuovo bando relativo al servizio civile pubblicato il 2 gennaio u.s. Ben 1000 dei 1050 posti disponibili sono destinati a 116 “progetti autofinanziati“ dal MiBACT, che si svolgeranno in 320 sedi individuate su tutto il territorio nazionale, tra Archivi, Biblioteche e Musei. Il bando specifica che i fondi stanziati dal MiBACT sono finalizzati alla realizzazione di progetti di valorizzazione del patrimonio culturale che prevedono attività di supporto alla tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.
“Il nuovo bando del Servizio Civile – dichiara il presidente Alessandro Pintucci – rappresenta l’ennesima occasione in cui il MiBACT sceglie di ricorrere all’utilizzo di manodopera a basso costo. Le attività previste dai progetti dovrebbero essere affidate di professionisti, competenti e adeguatamente remunerati.”
Tale operazione risulta ancor più discutibile considerando che si è in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi della Legge 110/2014, che ha stabilito quali sono i professionisti che possono esercitare la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali.
“Non vorremmo che questo bando – continua Pintucci – fosse utilizzato da parte del MiBACT come ennesimo escamotage per sopperire alle carenze di organico delle Soprintendenze e dei Musei con l’utilizzo del volontariato. Vogliamo evitare il rischio che si utilizzi in modo improprio il Servizio Civile Nazionale e che si continui a impiegare il volontariato in sostituzione di lavoro professionale retribuito, nella salvaguardia della qualità della tutela del patrimonio culturale e dei professionisti che vi operano.”
Stride ancora più il confronto tra i 1000 posti messi a bando dal Servizio Civile e i 16 (sedici!) complessivi incarichi di collaborazione nell’ambito dell’attività di catalogazione messi a bando appena due mesi fa dalle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo e dell’area metropolitana di Roma, provincia di Viterbo e Etruria meridionale.
La Confederazione Italiana Archeologi chiede pertanto al Presidente del Consiglio on. Gentiloni e al Ministro on. Franceschini di aprire un tavolo di confronto tra il MiBACT e le Associazioni professionali e modificare il bando recependo le osservazioni dei professionisti. La CIA manifesta la propria disponibilità a collaborare nella programmazione delle attività future che possano coinvolgere, nelle modalità adeguate, i professionisti di un settore tanto prezioso per il Paese quanto in crisi in questo momento storico.