02.11.2016 – LA CIA ESPRIME SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI DI ASSOTECNICI E PREOCCUPAZIONE PER GLI ESITI DELLA RIFORMA

La Confederazione Italiana Archeologi esprime il proprio sostegno ai colleghi funzionari di Assotecnici, che hanno manifestato alla nuova Direttrice Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Caterina Bon Valsassina, preoccupazione per alcune criticità emerse in molti istituti periferici.

“A circa 3 mesi dall’unificazione delle Soprintendenze territoriali – dichiara il presidente Alessandro Pintucci – sarebbe opportuno che il Ministero pubblicasse un report circa i risultati e l’effettiva efficacia del nuovo sistema di gestione della tutela. Con le Soprintendenze unificate, davvero i tempi di gestione delle pratiche di tutela sono diminuiti? Si sta realmente applicando l’auspicata armonizzazione di procedure e provvedimenti tra archeologi e architetti? Ma, soprattutto, la burocrazia si è realmente snellita? ”

La Confederazione Italiana Archeologi fa richiesta alla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di rendere pubblici i dati in merito alla gestione della tutela da luglio ad oggi e alla distribuzione dei carichi di lavoro interni agli istituti periferici tra archeologi e architetti. Avevamo già dichiarato la nostra preoccupazione sul futuro del ruolo degli archeologi nelle nuove soprintendenze e sull’incidenza delle loro valutazioni, considerando che gli istituti affidati a dirigenti architetti sono molto più numerosi di quelli affidati a dirigenti archeologi. Ancora non risulta del tutto chiaro quale sia il ruolo dei coordinatori del settore Archeologia, come esso si esplichi nei vari istituti e quali siano i criteri individuati dal MiBACT per garantire equilibrio tra il peso delle valutazioni elaborate da architetti e archeologi all’interno delle soprintendenze.

“Ci chiediamo – continua Alessandro Pintucci – se a 3 mesi dall’unificazione delle soprintendenze i nostri dubbi si siano concretizzati e, soprattutto, quali siano le risposte che il Ministero può dare alle preoccupanti osservazioni sollevate dai colleghi di Assotecnici.”

La Confederazione Italiana Archeologi, certa che il MiBACT promuoverà una politica volta alla trasparenza, auspica un intervento risolutivo da parte della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio per risolvere l’annoso problema delle missioni dei funzionari archeologi e dei tecnici che garantiscono il monitoraggio costante e un’efficace azione di tutela a salvaguardia del nostro patrimonio culturale, nonché un monitoraggio sull’assegnazione delle direzioni delle aree tecniche, affinché si accerti che competenze e ruoli siano stati realmente rispettati.