La Confederazione Italiana Archeologi e gli Archeologi operanti sui cantieri Italgas di Roma apprendono con sgomento dell’ennesimo incidente avvenuto oggi, nella zona di Centocelle a Roma, durante ilavori di un cantiere Italgas.
In seguito all’esplosione, avvenuta forse per un ritorno di fiamma, 3 operai presenti sul posto sonorimasti feriti. Uno, il più grave, è stato ricoverato all’ospedale S. Eugenio di Roma.
E’da tenere in seria considerazione il fatto che i nostri colleghi, che stavano controllando i lavori per individuare eventuali presenze archeologiche, al momento dell’esplosione non si trovavano, come di norma, a operare a bordo scavo, ed è quindi solo una fortunata coincidenza che oggi non dobbiamo annoverare tra le vittime anche uno di loro.
Non è il primo incidente che si verifica in un cantiere e vogliamo esprimere la nostra vicinanza agli operai coinvolti e alle loro famiglie, nella speranza che tutto si risolva nel migliore dei modi.
Ma bisogna intervenire subito, modificando le regole di questi appalti pubblici. Non possiamo ogni volta aspettare un grave incidente per modificare prassi sbagliate. Quando si lavora per poche decine di euro al giorno, assoggettati alla regola del massimo ribasso, spesso la sicurezza viene messa in secondo piano. Questo è inaccettabile.
Per questo, abbiamo già da mesi invitato il Comune di Roma, la Direzione Italgas e, per quanto di sua competenza, anche la Soprintendenza Archeologica di Roma, a istituire un tavolo che ridiscuta le procedure e le norme di questi appalti. Perchè nel 2015 non è pensabile rischiare la propria vita sul luogo di lavoro, tanto meno per 60 €.