La Confederazione Italiana Archeologi accoglie con sconcerto le dichiarazioni dell’On. Borletti Buitoni, sottosegretario al Mibac, in risposta alla preoccupazione espressa da associazioni professionali e forze politiche sulla proposta di utilizzare volontari al posto di professionisti nell’apertura dei musei e delle aree archeologiche.
“Ci saremmo aspettati – commenta Alessandro Pintucci, Presidente dell’associazione – la classica promessa di impegnarsi a trovare fondi per risolvere i problemi del Ministero, invece l’On. Borletti Buitoni, ritiene normale e accettabile che in questa fase la situazione del Mibac si affronti non investendo nella qualità e nell’occupazione, leitmotiv di tutte le forze politiche in campagna elettorale, ma utilizzando personale volontario, di cui nessuno ha valutato la preparazione né le capacità e che spesso rappresenta lo scalino più basso del precariato nel nostro mondo.”
“Servirebbero nuove assunzioni al Mibac, – continua Pintucci – investimenti in grado di portare lavoro e qualità nel Ministero, svecchiando e rimpinguando il personale, invece si preferisce trasformare le associazioni di volontariato in una specie di agenzie di collocamento ad maiora.
La Confederazione Italiana Archeologi si oppone fermamente al tentativo di approfittare della crisi economica per far entrare le associazioni di volontariato, che usufruiscono anche di notevoli sovvenzioni pubbliche, nella gestione dei Beni Culturali dello Stato.
Ci appelliamo al Ministro Bray perché intervenga e chiarisca definitivamente la questione.