L’Associazione Nazionale Archeologi – ANA e la Confederazione Italiana Archeologi – CIA hanno avuto ieri, 22 marzo, un incontro con una rappresentanza del Dipartimento Cultura del PD.
Durante l’incontro si sono discusse alcune proposte legislative in favore dei Beni Culturali e delle imprese del settore da approvare in tempi rapidi durante i primi mesi di questa nuova legislatura.
I temi affrontati hanno riguardato la necessità di allargare la definizione di micro, piccole e medie imprese anche a quelle società che attualmente si occupano di produzione, di servizi culturali o che svolgono attività archeologiche.
“Si tratta di misure a costo zero per lo Stato italiano che consentiranno anche alle piccole e medie imprese archeologiche di poter accedere ai finanziamenti europei e alle agevolazioni fiscali previste dall’Unione Europea – dichiarano i presidenti delle associazioni, rispettivamente Salvo Barrano e Alessandro Pintucci – dando la possibilità al nostro Paese di sviluppare finalmente un’impresa sana e competitiva nel nostro ambito lavorativo, creando stabilità e posti di lavoro per professionalità iper specializzate che vivono la precarietà del nostro settore“.
Nel corso dell’incontro, particolare attenzione è stata riservata anche alle modalità per fornire agli archeologi, oggi ancora esclusi da un riconoscimento legislativo specifico, adeguate proposte di legge che garantiscano tempi brevi e una perfetta compatibilità con la nuova normativa in materia di professioni non regolamentate.