La Confederazione Italiana Archeologi contraria alla discarica di Corcolle
La Confederazione Italiana Archeologi esprime la propria ferma e decisa opposizione alla decisione del Presidente Monti di dare il via libera all’impianto della discarica presso il sito di Corcolle.
“E’ inaccettabile – dichiara il presidente della Confederazione Alessandro Pintucci – che il Governo abbia deciso di impiantare una discarica a poche centinaia di metri da Villa Adriana, malgrado da mesi l’opinione pubblica internazionale abbia manifestato una contrarietà che è imbarazzante dover articolare. Dobbiamo pensare che nel nostro paese ormai l’evidenza materiale, il valore culturale, la Legge che tutela i beni archeologici e le dichiarazioni di beni universali dell’Unesco nulla possono a fronte della sciatta, ottusa e poco lungimirante politica della convenienza economica.”
Il caso della discarica di Corcolle è infamante per il nostro Paese e si aggiunge ai tristemente noti scempi che negli ultimi anni la politica italiana continua a perpetrare nei confronti del nostro patrimonio storico archeologico, a cominciare dall’ormai imminente riduzione della fruizione dei nostri beni cui sarà costretto il Ministero a causa dei continui tagli strutturali.
Avremmo preferito un ministro politicamente più incisivo e presente, ma, visto il decisionismo unidirezionale a cui ci ha abituati il Presidente Monti, dubitiamo che Ornaghi avrebbe potuto ottenere risultati migliori e, dunque, se dovesse dare le proprie dimissioni, non sarà certo possibile biasimarlo.
Vista la totale sordità nei confronti del mondo e dei lavoratori della Cultura tutta del nostro Paese, laConfederazione Italiana Archeologi auspica un intervento politico forte della Comunità Europea, che come già in campo economico, ponga il veto sulla discarica di Corcolle e costringa l’Italia ad emanare urgentemente un provvedimento “Salva Villa Adriana”, che politicamente e culturalmente avrebbe in questo momento la medesima valenza del Salva Italia.